Come gestire la sindrome del tramonto nell’Alzheimer: 7 strategie pratiche per caregiver
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La sindrome del tramonto (o sundowning) indica l’aumento di agitazione, disorientamento e irritabilità che molte persone con Alzheimer accusano nelle ore serali.
Per un caregiver, sono momenti difficili: richiedono presenza, pazienza e strategie concrete.
Qui trovi 7 azioni pratiche, semplici da attuare a casa o in struttura, pensate per rispettare la dignità della persona e favorire il benessere cognitivo.
Perché succede
Non esiste una sola causa: possono entrare in gioco affaticamento, variazioni del ritmo sonno-veglia, scarsa illuminazione, stimoli sensoriali confusi o dolore non espresso. L’obiettivo pratico è ridurre i fattori scatenanti e creare una routine serale calma e prevedibile.
7 strategie pratiche
Stabilire una routine serale prevedibile
Brevi rituali ripetuti (merenda leggera → luce calda → musica soft) aiutano il cervello a orientarsi.
Mantieni orari coerenti per cena e sonno.Illuminazione adeguata e graduale
Evita contrasti forti: usa luci calde e accese nelle aree principali e una lampada a bassa intensità per i passaggi. Ridurre le ombre aiuta a diminuire il disorientamento.Ridurre stimoli e rumore
Limita la televisione rumorosa o suoni caotici. Sostituisci con musica lenta o suoni familiari (canzoni d’infanzia) a volume basso.Attività fisica leggera durante il giorno
Passeggiate, movimento dolce o esercizi seduti riducono l’irritabilità serale favorendo anche la qualità del sonno.Gestire fame e sete
A volte l’agitazione è causata da disidratazione o fame. Offri uno snack leggero e una bevanda calda (ad esempio una camomilla) prima della sera.Strategie di distrazione e rassicurazione
Se compaiono ripetizioni o agitazione, prova con una breve attività sensoriale (panno caldo, oggetto familiare) o parla con tono calmo, usando frasi semplici e rassicuranti.Controllo del dolore e dei bisogni fisici
Valuta se ci sono cause mediche (dolore, infezioni, farmaci). Se l’agitazione è improvvisa o molto intensa, confrontati con il medico di fiducia.
Piccoli suggerimenti pratici
Tenere una “cassetta dei rituali”: foto, oggetti tattili, canzoni preferite.
Preparare l’ambiente in anticipo: ridurre luci forti, chiudere le tende se necessario.
Annotare ogni osservazione utile sul diario: quando si manifesta, intensità, possibili trigger — utile per il medico o il gruppo di sostegno.
Quando chiedere aiuto
Se le crisi diventano frequenti o pericolose, parla con il medico e valuta supporti specialistici.
I gruppi di sostegno e le realtà locali (come i Caffè Alzheimer) possono offrire strategie, ascolto e pause per il caregiver.
Vuoi una checklist pratica per la serata (versione stampabile)? Scaricala QUI.
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